Curiosità

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Il Variegato di Castelfranco IGP viene prodotto in 25 comuni della provincia di Treviso, 19 della provincia di Padova e 8 della provincia di Venezia. È comparso nel Settecento incrociando, pare, l’indivia scarola a foglie di lattuga (Cichorium endivia var. latifolium) con il radicchio Rosso di Treviso tardivo. Dalla prima ha ereditato la conformazione della foglia, di grandi dimensioni, spessa e di colore bianco-crema, mentre dal secondo è derivata la colorazione della pezzatura e la predisposizione all’imbianchimento.

Durante la prima fase del ciclo culturale, la pianta mostra foglie verdi e patenti, con nervature poco accentuate. In seguito diventano grandi e ondulate, di forma tondeggiante ma con margine frangiato. Con l’avvento della stagione fredda assumono sulla superficie estese variegature di colore dal rosso vivo al rosso violaceo.

Nel corso dell’imbianchimento il colore di fondo passa da verde a bianco crema. Le foglie centrali si accrescono mantenendosi in posizione eretta e divaricata, mentre negli altri tipi di radicchio restano chiuse formando un grumolo; questa caratteristica ha valso al variegato di Castelfranco appellativi quali “orchidea”, “garofano”, “rosa”, “fiore che si mangia”.